La curcuma, i suoi benefici e come si usa

La curcuma, i suoi benefici e come si usa

Alzi la mano chi non sa cos’è la curcuma. Certo: è una spezia. Ed in cucina la usiamo abbastanza spesso, essendo la base del curry.

Sembra che assumere curcuma faccia molto, tanto che la medicina ayurvedica ne fa ampio uso perché aiuta a riequilibrare il metabolismo e a disintossicare l’organismo, contrasta le allergie, aiuta a lenire problemi di tipo epatico, cutaneo e infezioni intestinali.
La curcuma si può acquistare in polvere anche se da qualche tempo i suoi rizomi hanno fatto la loro comparsa anche sui banchi di frutta e verdura; si consumano affettati fini fini oppure grattugiati.

 

Diverse ricette prevedono il suo impiego sotto forma di infuso, decotto o pomata, anche per uso esterno. La minor incidenza di malattie degenerative presso le popolazioni asiatiche, che ne fanno largo uso, ha sollecitato negli ultimi anni numerose ricerche sul suo conto. I risultati confermano le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, legate alla presenza di alcune sostanze del gruppo dei curcuminoidi, pigmenti della famiglia dei fenoli responsabili del suo colore. La curcuma è d’aiuto in caso di infiammazioni articolari, colon irritabile, polipi o parassitosi intestinali e morbo di Crohn. Inoltre, sembra avere un effetto regolatore sul livello di colesterolo e di zuccheri nel sangue. La sua azione è indagata anche nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e per proteggere il sistema nervoso evitando disturbi cognitivi nella terza età. Mezzo cucchiaino al giorno di polvere è sufficiente per godere dei suoi effetti preventivi. A scopo terapuetico, l’uso di quantitativi più elevati di curcuma o di integratori alimentari che la contengono va effettuato solo sotto la supervisione del medico.

Da dove viene?

Originaria dell’Asia meridionale, in particolare dall’India e dal Pakistan, oggi la curcuma si coltiva in tutti i paesi del mondo con clima tropicale. La sua temperatura ottimale di crescita è fra i 17 e i 35 °C perciò tra primavera ed estate possiamo anche provare a realizzare una piccola coltivazione a casa nostra: curcuma fai da te insomma. Come fare? Presto detto: si acquistano i rizomi freschi, che vanno opportunamente invasati, concimati e soprattutto innaffiati frequentemente fino a che non si vedono spuntare i germogli. A fine stagione, cioè a settembre, si estraggono i rizomi dal vaso e finalmente… buon appetito.

Come si usano i rizomi?

Quelli freschi, disponibili da qualche tempo nei negozi di alimentazione naturale e da conservare in frigorifero, si usano preferibilmente crudi, a fettine sottili o finemente grattugiati, dopo averli lavati e raschiati con un coltellino affilato. Un breve riscaldamento prima del consumo ne rafforza gusto e proprietà. I rizomi essiccati richiedono un preventivo ammollo in acqua e una breve cottura per diventare morbidi. Sono adatti anche a preparare delle ottime tisane.

E la polvere?

La polvere di curcuma essiccata è la forma più consueta e facile da trovare. Ingrediente principale del curry indiano, cui dona il suo caratteristico gusto, si può aggiungere a numerose preparazioni. La cottura e l’aggiunta di grassi (per esempio olio d’oliva) favoriscono il suo assorbimento. Meglio unirla ai cibi a metà cottura. Va tenuta al fresco, al buio. La curcuma migliore proviene dall’India e dal Pakistan. Ha un colore giallo dorato intenso e persistente. La qualità bio, oltre a fornire maggiori garanzie sociali e ambientali ai contadini impiegati nella produzione, assicura l’assenza di additivi e irraggiamento per aumentarne la conservabilità.

A quali ricette si adatta?

La curcuma fresca, grattugiata, si abbina bene a verdure crude o a vapore. Insieme a zenzero e miele è un buon condimento per la frutta fresca. La curcuma in polvere è deliziosa mescolata al latte caldo, o ai formaggi freschi, arricchisce il gusto di riso, cuscus e altri cereali e rende insolite minestre e legumi passati o stufati. Può essere aggiunta anche ai prodotti da forno, come biscotti e crackers, eventualmente in abbinamento a cannella, zenzero, frutta secca e semi oleosi.

Scritto da FKDesign

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