I semi di chia, ricavati da una pianta chiamata Salvia Hispanica, sono molto diffusi in Centro e Sud America, ma da qualche anno hanno finalmente fatto la loro comparsa, o meglio la loro ricomparsa, anche in Europa. La chia infatti era giunta nel vecchio continente assieme ai conquistadores, ma non ebbe molta fortuna, per cui venne presto dimenticata.
Le proprietà benefiche dei semi di chia erano già note alle civiltà precolombiane dell’America Centrale e Meridionale, ed erano alla base della loro alimentazione. 15 grammi di semi apportano circa 70 calorie. I semi di chia contengono, per ogni 100 grammi di prodotto, 600 milligrammi di calcio, quantità cinque volte superiore a quella del latte. Contengono inoltre una grande quantità di acidi grassi essenziali omega 3 e omega 6. Queste proprietà fanno dei semi di chia una delle fonti vegetali principali sia di calcio, che di acidi grassi. Non solo: questi piccoli semini hanno un alto contenuto di vitamina C, ferro e potassio, oltre altri minerali come selenio, zinco e magnesio, vitamina A, E e B6.
I semi di chia aiutano a controllare il livello degli zuccheri nel sangue, contribuendo ad arginare l’aumento di peso, e sono in grado di prevenire le malattie dell’apparato cardiovascolare, oltre che di abbassare la pressione nel caso di ipertensione e di controllare i livelli di colesterolo. Inoltre, questo semi non contengono glutine e possono essere assunti anche dai celiaci.
I semi di chia possono essere utilizzati in moltissimi modi: come condimento di insalate, nella preparazione di dolci, nel muesli e nei cereali, sopra al pane casareccio e in molti altri piatti.